Dopo l’1-1 dei tempi regolamentari, l’Italia supera ai rigori un’ottima Spagna e guadagna la finale. Rigore decisivo realizzato da Jorginho.

Gli Azzurri entrano nella storia conquistando la finale di Wembley, la decima per l’Italia in 10 edizioni diverse tra Europei e Mondiali. La selezione di Mancini supera, nella lotteria dei rigori, un’ottima Spagna. Decisivi la parata di Donnarumma sul penalty battuto da Morata e il successivo gol di Jorginho che spiazza Unai Simon lanciando gli Azzurri verso i 90 minuti che assegneranno il trofeo.
La squadra di Luis Enrique si è dimostrata un avversario ostico e difficile da affrontare per tutti i 120 minuti,. Dalla ripresa, gli Azzurri hanno pagato tanto la stanchezza dei precedenti impegni e le tante corse a vuoto della prima frazione di gioco per via della manovra avvolgente degli spagnoli. La Spagna ha espresso un’ottimo calcio e un ritmo ed una qualità di gioco impressionanti. Merito senz’altro di una soluzione tattica adottata dal proprio CT che, dopo aver sorpreso tutti con la formazione iniziale (per altro azzeccata in pieno), è stato abile nel cambiare nei momenti giusti per dare e garantire forze fresche ai suoi che sono sembrati sempre più freschi e atleticamente pronti rispetto agli azzurri. La Roja non ha affatto risentito nell’affrontare per la terza volta di fila, dopo Croazia e Svizzera, i tempi supplementari. E dopo la gioia dei rigori contro gli elvetici ai quarti, sono gli spagnoli a doversi arrendere alla lotteria dei rigori.
Il cuore e la caparbietà di non mollare mai dell’Italia hanno avuto ancora la meglio e, hanno premiato un gruppo che, oltre a divertire, unisce un intero popolo davanti alla tv. In un Wembley tutto d’azzurro, i ragazzi di Mancini scrivono un pezzo di storia portando a casa una partita non giocata brillantemente come in altre circostanze. Vero dunque che bisogna dar onore ai vinti per la gara disputata, ma altrettanto doveroso è dare il giusto omaggio e merito a dei giocatori che in 120′ minuti hanno saputo rappresentare al meglio lo spirito guerriero e la tenacia di un popolo che ha saputo e sta soffrendo da ormai 18 mesi. Un gruppo di uomini capace di aggrapparsi fino alla fine ad un risultato per poter realizzare un bellissimo sogno sotto l’arco di Wembley. Prossimo, ed ultimo, impegno previsto per domenica 11 luglio, a Londra alle 21:00, dove gli Azzurri affronteranno in finale la vincente di Inghilterra-Danimarca.

LA PARTITA

Avvio di gara a ritmi alti con la selezione azzurra che prova fin da subito a impostare il proprio gioco cercando di rendersi, fin da subito, pericolosi con un’incursione senza palla di Barella. Il centrocampista dell’Inter, mira lo specchio della porta avversaria centrando in pieno il palo ma l’azione viene fermato per fuorigioco, dello stesso Barella, dal direttore di gara.
Col passare dei minuti la Spagna legittima il proprio stile di gioco cercando un costante possesso palla nella metà campo avversaria. Al 10′ prima occasione anche per la squadra di Luis Enrique: splendido filtrante di Pedri in area di rigore per Oyerzabal, ma la punta spagnola non riesce a controllare la sfera e favorisce il recupero di Emerson.
La risposta azzurra è affidata al duo Insigne-Emerson, lanciato a rete dal capitano del Napoli. Il terzino italo-brasiliano è lesto nell’anticipare l’uscita a vuoto di Unai Simon e servire Immobile in area di rigore. Ma l’attaccante azzurro, dopo aver perso l’attimo di calciare di prima intenzione, serve Barella che viene, però, fermato dalla difesa spagnola.
La qualità nel palleggio della selezione della Roja libera al tiro, dopo una serie di rimpalli, Dani Olmo che trova sulla sua strada una splendida parata di Donnarumma. La nazionale di Mancini continua a corre tanto a vuoto e sembra essere lontana dalle prestazioni delle ultime uscite per merito anche di un’ottima Spagna.
Ad un minuto dalla fine della prima frazione di gioco, c’è tempo per un’ultima occasione per gli Azzurri: dalla sinistra, Insigne, dopo aver portato via un uomo con una finta di corpo, serve un lungolinea per Emerson che centra in pieno la traversa.

Avvio di ripresa con entrambe le squadre propositive. Brutta palla persa in uscita dagli azzurri sulla sinistra: Oyarzabal punta Chiellini e serve al limite dell’area di rigore l’accorrente Busquets che calcia di prima intenzione non trovando di poco lo specchio della porta avversaria. Immediata la risposta azzurra con un diagonale di Chiesa, facile preda, però, di Unai Simon.
Ma all’ora di gioco, proprio l’ala azzurra sblocca la gara in favore dell’Italia. Verratti, sollecitato da Donnarumma, è abile nel lanciare in contropiede Insigne che serve uno splendido filtrante, con l’esterno, per Immobile. Dopo una serie di rimpalli, il pallone viene recuperato da Chiesa che entra con la sfera in area di rigore e lascia partire un destro a giro che si infila nell’angolino.
La reazione spagnola è affidata ad una splendida imbucata dalla trequarti per la testa di Oyarzabal, ma il calciatore iberico cicca il pallone, da ottima posizione, e grazia la difesa azzurra. Col passare dei minuti l’Italia arretra il proprio baricentro cercando di poter sfruttare, una volta in possesso, gli ampi spazi concessi dalla retroguardia spagnola. Al 68′ Chiesa, dopo un’insistente azione personale, trova uno splendido filtrante per Berardi che a tu per tu con Unai Simon, di destro, tira addosso all’estremo difensore avversario. Dieci minuti più tardi, è ancora Berardi ad avere sul sinistro il gol del possibile raddoppio ma la conclusione dell’esterno del Sassuolo è facilmente bloccata dal portiere spagnolo.
All’80’ la Spagna trova il gol del pari con un fin troppo facile scambio centrale al limite dell’area di rigore tra Olmo e Morata. L’attaccante della Juve, neo entrato, deposita il pallone in rete per la più facile delle realizzazioni. La selezione di Luis Enrique, sull’onda emotiva del gol fatto, chiude gli Azzurri nella propria area di rigore. Mancini prova a dare la scossa ai suoi con l’inserimento di forze fresche dalla panchina, ma ciò non basta all’Italia per evitare i tempi supplementari.

Al 98′ altra chance per la Spagna con tiro di Llorente, a porta sguarnita, respinto prontamente da Bonucci.
Nel secondo tempo supplementare la tensione e lo spettro dei calci di rigore inizia a farsi sentire sulle prestazioni dei ventidue in campo. L’Italia prova a rendersi pericolosa in contropiede. Gli azzurri di Mancini avrebbero trovato anche il gol con Berardi, ma l’ala del Sassuolo, è partita in chiara posizione di fuorigioco. La prima finalista di Euro 2020 si deciderà ai calci di rigore.

Marcatori: 60′ Chiesa (I), 80′ Morata (S).

ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini, Emerson(74′ Toloi); Barella(85′ Locatelli), Jorginho, Verratti(74′ Pessina); Chiesa(107′ Bernardeschi), Immobile(61′ Berardi), Insigne(85′ Belotti).
A disposizione: Sirigu, Meret, Toloi, Acerbi, Bastoni, Florenzi, Cristante, Castrovilli, Pessina, Locatelli, Bernardeschi, Berardi, Raspadori, Belotti.
CT: Mancini.
SPAGNA (4-3-3): Unai Simon; Azpilicueta(85′ Llorente M.), Laporte, Eric Garcia(108′ P. Torres), Jordi Alba; Koke(70′ Rodri), Busquets(106′ T.Alcantara), Pedri; Ferran Torres(62′ Morata), Oyarzabal(70′ Moreno), Dani Olmo.
A disposizione: de Gea, Sanchez, Alcantara, Gaya, Llorente D., Llorente M., Morata, Moreno, Rodri, Ruiz, Torres P.,Traore.
CT: Luis Enrique.

Ammoniti: 51′ Busquets (S), 97′ Toloi (I), 118′ Bonucci (I).

Arbitro: Brych (GER).

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ultimo aggiornamento: 07-07-2021


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